A nove mesi dalla prima denuncia, torna a far discutere la situazione del canile sanitario di Lecce. Ed è nuovamente lo “Sportello dei diritti” a rilanciare il tema. “Lo scorso 17 maggio – il testo della nota firmata dal presidente Giovanni D’Agata – avevamo invitato il Comune di Lecce ad attivarsi per trovare soluzioni urgenti affinché potesse essere risolta la permanente situazione di degrado, che stava vivendo la struttura che risulta essere indispensabile non solo per tutelare il “migliore amico dell’uomo”, ma anche per la lotta al randagismo che com’è noto, ove correttamente attuata comporta uno sgravio notevole di costi per la collettività”.
“Proprio in data di ieri – prosegue D’Agata – ci sono pervenute immagini e video che documentano visibilmente che nulla è cambiato ed anzi pare che la situazione risulti aggravata dalla carenza di fondi con la conseguenza che i cani presenti possano fare una fine più tragica di quella che attualmente stanno vivendo in gabbie a dir poco anguste e che rappresentano la fotografia che non vorremmo mai vedere di una città in cui anche il “miglior amico dell’uomo” dovrebbe avere il giusto posto che merita”.
La speranza dello “Sportello dei Diritti” è che si restituisca decoro alla struttura e vivibilità agli animali.