L’Audi Q5 era stata rubata alla fine di gennaio a Salve, in provincia di Lecce. E’ ricomparsa a Cerignola, dove quattro persone la stavano smontando con idonee attrezzature meccaniche, quando sono stati sorpresi dal finanzieri del Comando provinciale di Foggia, intervenuti nelle immediate vicinanze di un capannone commerciale ubicato in un terreno agricolo difficilmente raggiungibile e con folta vegetazione, lungo la Sp 96.
Dopo aver proceduto al fermo dei quattro soggetti, V.F, di anni 26 e L.N., di anni 35,entrambi cerignolani, P.P., di anni 43, di Fasano (BR) e D.A.I., di anni 19, cittadino di nazionalità rumena residente in Orta Nova (FG), i militari hanno proceduto, con l’aiuto di un mezzo aereo, ad una attenta e particolareggiata ricognizione dei luoghi antistanti che consentiva di individuare, in un canale del Consorzio di Bonifica della Capitanata, una vasta discarica a cielo aperto di rifiuti, rappresentati da carrozzerie di autovetture date al fuoco, probabilmente al fine di eliminare ogni possibile traccia di passate condotte criminose.
I circoscritti elementi investigativi, acquisiti sul luogo e nella immediatezza dei fatti, inducevano i Finanzieri del Gruppo di Foggia ad estendere le attività di Polizia Giudiziaria sia presso l’abitazione del soggetto fasanese, sia presso il capannone commerciale attiguo al luogo dell’intervento, sede di una attività di demolizione gestita dal padre di uno degli arrestati, all’interno del quale venivano rinvenuti numerosi pezzi di ricambio per autovetture di marca AUDI di illecita provenienza ed un libretto di circolazione relativo ad un’autovettura AUDI A5, anch’essa oggetto di furto nella provincia di Lecce.
Nel giardino di pertinenza dell’abitazione fasanese veniva inoltre ritrovata un’altra autovettura AUDI A5, oggetto di furto in Gallipoli (LE), recante le targhe di una NISSAN Qashqai rubata in San Nicola (LE), al cui interno, abilmente nascosta, veniva rinvenuta una pistola a tamburo Arostegui-Eibar di fabbricazione spagnola, priva di matricola e perfettamente funzionante, munita di tre cartucce calibro 10,5 mm.
Le operazioni di perquisizione della casa consentivano di rinvenire arnesi da scasso, chiavi di accensione e disturbatori di segnale radio “jammer”, oltre ad un vero e proprio market di centraline elettroniche e pezzi di ricambio per autovetture, principalmente di marca AUDI e verosimilmente di origini delittuose, per i quali P.P. non era in grado di fornire idonea documentazione attestante la provenienza.
I quattro soggetti sono stati tratti in arresto in flagranza di reato ed associati alla casa circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.