Ventinove illeciti amministrativi su 384 controlli, 220mila euro di sanzioni comminate, tre reati, 24 sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un quantitativo complessivo di oltre 7 quintali. Sono alcuni numeri della complessa operazione regionale che ha interessato l’intera filiera della pesca e che ha visto impegnati gli uomini della Guardia Costiera, coordinati dal sesto Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari. I capillari controlli presso rivenditori all’ingrosso e dettaglio di prodotti ittici sono stati predisposti con l’obiettivo di garantire la tutela del consumatore finale e verificare il rispetto sia delle vigenti disposizioni sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, sia delle norme tecniche a tutela degli stock ittici e delle specie protette, come nel caso della cattura e della raccolta, trasporto, detenzione e commercializzazione del “bianchetto” (novellame di sarda e alice) e dei “ricci di mare”.
A Bisceglie, in un magazzino di prodotti ittici, sono stati confiscati 450 kg di prodotto ittico vario, quale sanzione accessoria prevista a seguito di “intralcio all’attività posta in essere dagli ispettori della pesca nell’esercizio delle loro funzioni”, dal momento che il titolare si è reso irreperibile fingendo un malore e recandosi presso il locale pronto soccorso.
A Bitritto, in una pescheria e friggitoria, sono stati sequestrati 17 kg di prodotto ittico congelato (sgombri, alici, gamberoni, gamberi rosa, cozze sgusciate, mazzancolle, seppie), senza che fosse possibile individuarne la provenienza attesa l’assenza della prescritta documentazione obbligatoria. Nella stessa località, in un ristorante etnico di Bitritto, sequestrate tredici confezioni da mezzo chilo di uova di pesce volante contenente il colorante alimentare E110, la cui presenza doveva essere segnalata con la dicitura “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”, quale informazione addizionale obbligatoria.
A conclusione dell’operazione complessa condotta dalla Guardia Costiera, il contrammiraglio Giuseppe Meli, direttore Marittimo della Puglia e Basilicata Jonica, si è dichiarato “pienamente soddisfatto dell’operato dei militari. La tutela delle risorse ittiche, ed ancor prima del consumatore finale, è un compito istituzionalmente riconosciuto dalla Guardia Costiera; compito al quale i militari assolvono quotidianamente con impegno e determinazione, sentendosi investiti dal compito primario di assicurare il rispetto delle norme a tutela del consumatore, e per il corretto operato dell’utenza del mare”.