Il reparto di Pediatria nell’ospedale Miulli di Acquaviva potrebbe chiudere, secondo quanto previsto dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera predisposto dalla Regione Puglia. Una notizia che ha mandato in allarme sindaci, residenti, politici.
Il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, ha già annunciato un incontro per l’8 febbraio nella sala Anagrafe del Comune. “Vendita del patrimonio immobiliare del Miulli, soppressione della Pediatria e di altri reparti, aggressioni al Pronto soccorso, trasferimento della Asl nel vecchio ospedale, progetti di ricerca e formazione e tanto altro – spiega in un post su Facebook – sono i temi di cui dovremmo parlare e su cui confrontarci pubblicamente, a proposito della più importante azienda della città”.
Sulla probabile chiusura del reparto tuona anche il consigliere regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo.
“Apprendere che si vorrebbe privare l’ospedale Miulli di Acquaviva del reparto di Pediatria, ovvero di un servizio indispensabile a un territorio che ha visto nel tempo chiudere e declassare tutti gli ospedali limitrofi, mi fa pensare che queste decisioni non siano assunte per migliorare l’organizzazione sanitaria – commenta – ma sulla base di scelte incomprensibili, discutibili in ogni modo. Anche perché il fatto che si voglia strutturare un grande polo Pediatrico, una sorta di HUB (cosa da ponderare e valutare nella sua fattibilità) al Giovanni XXIII di Bari disgiunto dal Policlinico, non impedisce che al Miulli continui a offrire assistenza e cure pediatriche di eccellente livello. Speriamo tanto che il presidente e assessore alla Salute Emiliano si fermi e che questo intento venga subito ricondotto nell’alveo del raziocinio”.