Tappa a Bari al Circolo Canottieri Barion per i Portesan, la famiglia di Novara che ha deciso di vendere tutto per vivere a bordo di una barca a vela, con l’ambizione di fare il giro del mondo. Ieri sera “Gentilina”, il Beneatau Oceanis 430 che è la loro casa da dicembre, ha attraccato al molo San Nicola, dove papà Fabio, mamma Marina e i piccoli Valerio e Leilani hanno ricevuto un caloroso benvenuto dalla presidente del Municipio I Micaela Paparella e da Augusto De Cillis, responsabile della sezione Pesca sportiva del Barion.
“Da amanti del mare – ha ricordato Luigi Lobuono, presidente del circolo – siamo onorati di accogliere la famiglia Portesan nella città di Bari. La scelta di una vita diversa, a misura di famiglia e nel rispetto dell’ambiente: questa è una storia che lancia tanti messaggi positivi e merita tutto il nostro supporto logistico”. “Siamo lieti di ospitare nella nostra città la famiglia Portesan – ha commentato Micaela Paparella – che, ne sono certa, avrà modo di apprezzare e ammirare il nostro straordinario patrimonio storico ed architettonico, oltre che, naturalmente, il nostro mare. Spero che al termine della loro permanenza la famiglia Portesan porti con sé un pezzo della Puglia e della nostra Bari”.
Il diario di bordo è su www.valeila.com, il programma è abbozzato da tempo: il giro del Mediterraneo da completare entro novembre, quindi le Canarie e il sogno della traversata atlantica, destinazione Caraibi. Tempo stimato, due anni. Senza scadenze da rispettare, se non gli esami di quinta elementare di Valerio, il primogenito. Il presente, intanto, si chiama Puglia, dove la barca dei Portesan, un 13 metri per 4,50, con quattro cabine, due bagni, una cucina e due gatti (Pacho e Vicky), ha ormeggiato prima a Vieste e poi a Trani.
La famiglia Portesan è arrivata a Bari su invito dell’amico velista Giulio Papa: “Il nostro si sta rivelando un viaggio verso le origini delle nostre famiglie – racconta Fabio Portesan, 39enne ingegnere informatico inventore di un computer ecosostenibile -. Siamo partiti da quelle di mia moglie, dal delta del Po, ed ora tocca alla mia: un bisnonno era di Guagnano, nel leccese. Ci andavo da piccolo, ma ricordo poco. Ora ci ritornerò con i miei figli”. In attesa di alcuni pezzi di ricambio per la manutenzione di “Gentilina”, i Portesan si fermeranno a Bari per alcuni giorni: “Ci muoviamo in bicicletta – prosegue entusiasta – Visiteremo tutte le vostre bellezze a portata di pedale”.