Domani Teatri di Bari dedica la domenica ai piccoli spettatori. Al teatro Kismet va in scena il Teatrino dei Fondi con “Il pesciolino d’oro”, adattamento teatrale di Enrico Falaschi dall’omonima fiaba di Aleksandr Puskin, per bambini dai 4 anni (ore 18, info 080.579.76.67). Al teatro Abeliano nuovo appuntamento per la rassegna “A teatro con mamma e papà” la Compagnia Catalyst porta in scena “L’albero della memoria ovvero la Shoah raccontata ai bambini” per la regia di Riccardo Rombi (ore 17 e 18.30, info 080.542.7678).
Catalyst
L’ALBERO DELLA MEMORIA al teatro Abeliano
da 8 anni
di Riccardo Rombi dal testo di Anna Sarfatti e Michele Sarfatti “L’albero della memoria”
regia Riccardo Rombi
con Alba Grigatti, Francesco Franzosi
Partendo dal testo di Anna Sarfatti, Riccardo Rombi ha costruito una cornice narrativa in cui due personaggi, un gitano giramondo che di mestiere semina ricordi e una ex staffetta partigiana, ora postina, si ritrovano all’alba vicino a un canneto dove hanno trascorso la notte. Irma, questo il nome della ragazza, mentre cerca di far ripartire la sua bicicletta, la “Gina”, che l’ha lasciata a piedi e costretta a fermarsi, rimane affascinata dai racconti dello zingaro che, con l’aiuto di una sorta di scatola magica, è capace di far rivivere racconti ed emozioni. La guerra è appena trascorsa e tra racconti del giramondo appare quello che ricorda la famiglia Finzi e le sue vicissitudini durante la Seconda Guerra Mondiale. La vicenda di Samuele diventa così una storia da condividere e conservare perché, come dice la ragazza, se abbiamo gli stessi ricordi “è come avere un pezzo di vita insieme”. Tra musiche e immagini rivivono storie e ricordi perché non restino solo scritti sulle pagine ma possano rimanere incisi nel cuore, sarà così forte la voglia di trasmetterli perché non si ripeta l’orrore.
Teatrino dei Fondi
IL PESCIOLINO D’ORO al teatro Kismet
da 4 anni
tratto dalla fiaba il pesciolino d’oro di Aleksandr Puskin
adattamento teatrale e regia di Enrico Falaschi
con Ilaria Gozzini e Alberto Ierardi
Un giorno un vecchio pescatore, molto povero, getta le sue reti nel mare e quando le ritira a bordo vi trova impigliato un piccolo pesciolino del colore dell’oro in grado di parlare e di esaudire desideri, che lo supplica di essere liberato. Il vecchio pescatore acconsente, ma una volta tornato alla sua capanna la sua vecchia moglie lo costringerà a tornare in mare alla ricerca del pesciolino d’oro per chiedergli di esaudire i propri desideri, senza essere tuttavia mai pienamente soddisfatta da ciò che otterrà… Nello spettacolo la fiaba viene raccontata attraverso i ricordi del vecchio pescatore, divenuto un viandante: l’uomo è povero, ma felice perché, a differenza della vecchia moglie, è capace di accettare la propria condizione apprezzandone gli aspetti positivi. Lo spettacolo racconta la fiaba, attraverso gli occhi e il ricordo del vecchio pescatore, con l’aggiunta di alcuni divertentissimi battibecchi tra il marito e la moglie e con il prezioso ausilio di una suggestiva scena che diverrà di volta in volta barca, casa, palazzo e castello colmando i piccoli spettatori di stupore.