Le problematiche dei minori stranieri non accompagnati e dei tutori legali volontari sono state al centro oggi a Bari dell’incontro tra il Garante regionale dei Minori, Ludovico Abbaticchio, e la responsabile delle relazioni istituzionali di Save the Children Italia, Fosca Nomis.
Nel lungo confronto entrambi hanno voluto anzitutto ricordare i 6 morti e i 24 feriti dell’attacco agli uffici della ong internazionale a Jalalabad City, in Afganistan, esprimendo solidarietà. La discussione si è poi focalizzata sulla realtà nazionale, a partire dalla recentissima chiusura della procedura d’infrazione aperta nel 2013 contro l’Italia per violazione della normativa Msna e dalle disposizioni integrative e correttive previste a partire dal 31 gennaio prossimo con l’entrata in vigore del decreto legislativo 220/2017. La referente dell’organizzazione non governativa ha espresso apprezzamento per le azioni che il Garante pugliese sta mettendo in campo e in particolare per il progetto sperimentale che sta portando alla creazione di una banca dati elettronica con i dati relativi ai minori stranieri non accompagnati (soprattutto maschi di età compresa fra 14 e 17 anni) e quelli sui tutori.
“Ci siamo impegnati – ha spiegato Abbaticchio – a costruire una rete istituzionale, con università, tribunali per i minorenni, associazioni, organizzazioni e professionisti interessati, per creare servizi in favore dei minori. In questo contesto la figura del tutore, quella che io definisco – ha sottolineato Abbaticchio – un volontario laico dello Stato, è strategica e di raccordo tra il minorenne, la comunità e il sistema sociale”. “In questo momento il tema dell’infanzia e dei minori – ha aggiunto Nomis – deve essere all’attenzione delle Istituzioni. Occorre implementazione la legge Zampa (47/2017) e migliorare il quadro giuridico dei tutori volontari, sostenendo – ha concluso la referente di Save the Children Italia – quei cittadini che da rappresentanti legale dei minori li seguono nel loro percorso di crescita, educazione e integrazione”. La Puglia è emerso nell’incontro è la quinta regione in Italia per numero di minori stranieri.