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Polignano a Mare, “Rifiuti zero ed economia circolare”: a confronto i sindaci di Puglia

Pubblicato da: redazione | Gio, 25 Gennaio 2018 - 12:45

Molti i sindaci e gli amministratori comunali pugliesi presenti nella Sala Consiliare del Comune di Polignano a mare, per il Convegno sul tema “Rifiuti ed Economia Circolare”, a cui ha partecipato il prof. Paul Connett, (docente emerito di Chimica ambientale all’Università Saint Lawrence di Canton, New York, e ideatore della strategia Rifiuti Zero).

L’iniziativa, rivolta a sindaci e amministratori dei Comuni pugliesi, organizzata da Anci Puglia, con il patrocinio della Regione Puglia, in collaborazione con Legambiente Puglia, WWF Puglia, Centro Ricerca Rifiuti Zero (Comune Capannori) e Comune di Polignano a mare. Presenti inoltre: Domenico Vitto, presidente Anci Puglia, Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, Filippo Caracciolo, assessore regionale ambiente, Ivan Stomeo, delegato Anci nazionale “Energia e rifiuti”, Nicola Giorgino, sindaco Andria, Fiorenza Pascazio, sindaco di Bitetto,Antonio Cardea, sindaco Faggiano, Domenico Iavagnilio, sindaco Motta Montecorvino, Rosario Cusmai, progetto pulizia dei fondali marini – Fondazione Angelo Vassallo, Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, Nicolò Carnimeo, presidente WWF Puglia. Moderatore Francesco Strippoli, giornalista del Corriere del Mezzogiorno.

Il presidente Anci Puglia Domenico Vitto nel suo intervento di apertura, ha sottolineato che: “Anci ha ritenuto opportuno realizzare questo momento di confronto su un tema fondamentale per il futuro del nostro territorio, coinvolgendo il prof Paul Connett, un luminare di livello mondiale in materia. Serve affrontare decisamente la questione, – ha affermato Vitto – puntando con forza all’obiettivo ‘Rifiuti zero’. La vera sfida è la riduzione dei rifiuti, un nuovo modo di guardare al futuro, ma bisogna promuovere iniziative tese a migliorare i quantitativi di raccolta differenziata, lavorando sulla comunicazione, sulla coscienza ecologica delle comunità, delle nuove generazioni e sulla loro fattiva condivisione. Fondamentale quindi,  – per il presidente Anci Puglia – un cambiamento radicale di prospettiva, una nuova concezione del rifiuti come strumento di sviluppo economico sostenibile. Dal confronto di oggi, sono emerse le premesse affinché Comuni e Regione possano siglare un patto partecipato che conduca ai Rifiuti Zero in Puglia. Come Anci, intendo proporre un piano di lavoro con delle Linee guida a supporto dei Comuni, che vogliono e possono essere protagonisti di questa rivoluzione virtuosa.”

Il presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano nel suo intervento, ha dichiarato: “La Regione Puglia e l’Anci, con tutti i sindaci pugliesi, oggi hanno lanciato la sfida dei rifiuti zero. È una sfida estrema, in una materia micidiale, ma siamo pronti a portarla a termine. Spesso è la politica che nelle sue contraddizioni frena l’evoluzione, ma se tutti insieme decidiamo e ci diamo una mano gli uni con gli altri, possiamo cogliere risultati straordinari. Il programma della Regione Puglia si chiama Una lunga vita felice. E questo fa capire quanto teniamo al tema Rifiuti zero. Il problema è come realizzare questa strategia, vincendo gli interessi in campo. Perché i rifiuti, così come le malattie, sono problemi enormi, ma per qualcuno anche un gigantesco affare. Noi vogliamo produrre beni e servizi assicurando la tutela della salute delle persone. E questo significa togliere agli speculatori il cuore del loro business. Questa giornata è importante perché l’Anci ha deciso da che parte stare. E quando prendiamo una posizione, noi pugliesi, andiamo sino in fondo. Esattamente come stiamo facendo chiedendo di applicare la strategia energetica nazionale sulla decarbonizzazione a tutte le industrie locali.  Intervenire nel settore rifiuti cercando di non commettere errori è difficile. Ma abbiamo deciso di farlo, ci siamo resi conto della necessità di dividere il rifiuto secco dall’organico, sappiamo che la questione dell’organico è centrale essendo questa un terra di contadini, dove preleviamo sostanza organica dal terreno e non la restituiamo mai. Siamo intervenuti sulla depurazione delle acque e per il suo riutilizzo in agricoltura.  Se tutti insieme stabiliamo che dobbiamo fare la raccolta differenziata dobbiamo anche volere gli impianti, ne stiamo facendo sette di impianti di compostaggio pubblici. E dobbiamo prevenire per legge la produzione di rifiuti, incentivare quelle tecnologie che favoriscano il riuso degli imballaggi, ad esempio.  Stiamo studiando una legge sull’economia circolare basata sulla partecipazione. La partecipazione è importante perché sarà dura cambiare in questo settore le abitudini delle persone. Significa fare severi sacrifici in vista di un obiettivo comune, con una serie di reazioni da parte del sistema che sui rifiuti fa business. Ma siamo determinati, in una regione che fa della bellezza un elemento centrale. E dovremo essere uniti per far capire che questa storia è a un punto di una svolta. Mi auguro che il prof. Connett ed Ercolini seguano la nostra evoluzione per dirci se siamo sulla giusta strada”

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