“Uomo e animali: una magnifica avventura”: è il tema dell’incontro con il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Piero Angela che si terrà a Bari il 29 gennaio prossimo alle 14.30 nell’aula Magna del Campus di Medicina Veterinaria a Valenzano, in occasione della presentazione del progetto di ricerca grazie al quale il dipartimento di Medicina Veterinaria è diventato Dipartimento di eccellenza (2018-2022) nella selezione dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).
Dopo i saluti del rettore Antonio Felice Uricchio e del sindaco della Città Metropolitana, Antonio Decaro, il direttore del DiMev, Domenico Otranto parlerà di didattica, ricerca e terza missione e il vicedirettore del DiMev, Nicola Decaro illustrerà il riconoscimento di dipartimento di eccellenza. A Piero Angela, già insignito nel 2004 della laurea honoris causa dall’allora facoltà di Medicina veterinaria dell’Ateneo barese per la sua egregia opera di divulgatore scientifico, verrà consegnato il Sigillo d’oro dell’Università di Bari “Aldo Moro”. “Piero Angela – sottolinea il professore Domenico Otranto – ha reso la scienza comprensibile a tutti e da oltre 30 anni ci fa innamorare del sapere, senza annoiarci mai. Per questo siamo onorati di conferirgli il Sigillo d’oro. L’evento sarà anche l’occasione per la presentazione alla stampa e al pubblico del progetto di ricerca di eccellenza. Si tratta di un riconoscimento all’Università di Bari ed in particolare al dipartimento di Medicina veterinaria, ma anche di un riconoscimento alla Puglia ed ai suoi ricercatori. Senza contare gli effetti benefici sul piano delle infrastrutture di ricerca e dell’occupazione. Grazie al finanziamento di oltre sette milioni di euro nel quinquennio 2018-2022 potremo realizzare un piano strategico per promuovere la ricerca, le infrastrutture e il personale, creando anche nuova occupazione per giovani ricercatori”.
Il prof Nicola Decaro aggiunge: “Si tratta di un progetto incentrato sulla sanità pubblica per lo sviluppo di sistemi di sorveglianza epidemiologica, messa a punto di test diagnostici innovativi e definizione di strategie di profilassi per ridurre il rischio delle malattie infettive e parassitarie trasmesse dagli animali all’uomo. Ulteriore caposaldo del progetto, l’individuazione di tecniche di allevamento e gestione della sicurezza alimentare”.