Auto parcheggiate nelle aiuole, davanti alle scale di emergenza, sui marciapiedi, persino nell’aree riservate alle ambulanze. Nell’ospedale Irccs Giovanni Paolo II è caos, una giungla di auto da fare invidia il centro di qualsiasi città italiana. Da qualche mese, in concomitanza con un maggiore afflusso di pazienti, all’interno del parcheggio dell’Istituto tumori si registra già dalle prime ore del mattino,il tutto esaurito. Il “bollino rosso” è la prevedibile conseguenza del passaggio da circa 150 pazienti a 400 al giorno, complice anche il trasferimento delle unità di Anatomia patologica e Chirurgia toracica dell’Ospedale San Paolo, e dell’unità di Oncologia medica del Di Venere all’Irccs.
Non pochi gli effetti collaterali, ad esempio l’impossibilità per i pazienti in condizioni più critiche a lasciare l’auto a ridosso dell’ingresso della struttura, viste le aree di sosta già al completo. Un biglietto da visita non proprio lusinghiero per un ospedale.
La direzione, quindi, ha deciso di intervenire riorganizzando le aree di sosta e prevedendo una stretta sull’accesso all’interno del perimetro ospedaliero e quindi sul conseguente parcheggio delle auto. Da giovedì 1 febbraio saranno autorizzati all’ingresso con vettura i pazienti che effettuano chemioterapia e radioterapia, nonché portatori di handicap e pazienti che accedono al ricovero. Per poter accedere al parcheggio sarà indispensabile mostrare agli operatori della vigilanza il “coupon di prenotazione” o il pass rilasciato al momento della prenotazione dall’ufficio CUP/Ticket, dall’ufficio del prericovero, dall’unità operativa di radioterapia e dal direttore dell’unità operativa di degenza.
Potranno beneficiare del parcheggio interno anche i dipendenti dell’Istituto che in queste ore stanno producendo all’ufficio del personale, copia del libretto di circolazione del proprio automezzo. Il passo successivo sarà siglare una convenzione tra l’Istituto di ricerca e il Comune di Bari per permettere che le regole vengano rispettate anche con il deterrente delle multe.
“Siamo consapevoli che una capienza di circa 300 posti non è sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti – precisano dalla direzione strategica dell’Irccs – ma, pur prevedendo qualche disagio iniziale, ricorrere a questo regolamento ci è sembrato indispensabile o per lo meno una prima soluzione di civiltà. A quanti saranno costretti a lasciare l’auto all’esterno, una delle valide alternative potrebbe essere rappresentata dall’autosilo del Policlinico. È a circa 300 metri dall’ingresso laterale del nostro Istituto, quello in via Domenico Cotugno che, per questa ragione, si sta pensando di aprire al pubblico. Non escludiamo, in futuro, una integrazione dei posti auto”, rassicurano il direttore generale Antonio Delvino, il direttore amministrativo Massimo Mancini e il direttore sanitario Alessandro Sansonetti.