Con l’accusa di concorso in detenzione e spaccio di marijuana a Trani, Monte Sant’Angelo e Manfredonia in provincia di Foggia e Brindisi e di concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso alle prime ore di ieri mattina sono finiti in manette i fratelli Matteo e Giuseppe Colafrancesco, di 39 e 49 anni.
I due sono ritenuti responsabili di un importante traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, dal 2013 al 2016. Nel provvedimento di carcerazione viene dettagliatamente illustrata la manovra estorsiva condotta dai due fratelli in pregiudizio di un loro acquirente, Luigi Colangelo, il quale non aveva ottemperato al pagamento di una consistente partita di droga. Quest’ultimo, unitamente ai due fratelli Gioacchino e Vincenzo Baldassarre di Terlizzi, faceva parte di un autonomo sodalizio criminale dedito all’attività di narcotraffico nel comune di Monte Sant’Angelo.
A fondamento dell’impianto accusatorio vi sono le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia.
I Colafrancesco sarebbero responsabili di un traffico di circa 2.300 chili di droga. Proprio il mancato pagamento di una di queste partite da parte del Colangelo, finito in carcere, aveva indotto i fratelli Colafrancesco a minacciare reiteratamente di morte, con il ricorso ad una fraseologia tipica dei componenti delle organizzazioni mafiose, il padre. Emblematiche erano alcune affermazioni del tipo: “Dalle nostre parti uccidiamo per una mucca figurati per i soldi” o ancora “Ma lo sai come funziona? Non te lo voglio manco dire hai capito? Non te lo voglio manco dire che sono cose brutte”. Tanto al chiaro fine di indurre l’anziano genitore del debitore insolvente ad onorare il consistente debito contratto.
L’indagine coinvolge altre cinque persone rimaste indagate in stato di libertà.