“Ancora nessuna notizia sul parco del Castello”. La denuncia è dell’omonimo comitato che ieri ha nuovamente inviato una nota di sollecito al sindaco Antonio Decaro. “Dal 21 giugno – scrivono – attendiamo la convocazione da parte del sindaco per un incontro sulla questione del passaggio al Comune del giardino in uso al Provveditorato (davanti a largo Santa Chiara). Non avendo ricevuto alcun riscontro alla nostra richiesta, in data 27 novembre 2017 abbiamo nuovamente scritto sollecitando l’incontro per parlare non solo del giardino ma anche di tutti i temi, affrontati nelle numerose riunioni tecniche nell’ambito del Protocollo di intesa sottoscritto da noi del comitato e dal sindaco per l’amministrazione comunale, per i quali le varie soluzioni ipotizzate sono rimaste, da mesi, sospese in attesa di risposte; anche le attività previste dal protocollo che avrebbero dovuto portare avanti il progetto di parco promuovendo anche la partecipazione dei cittadini sono purtroppo ferme da tempo, certamente non per responsabilità del nostro comitato”.
Decaro il 12 dicembre scorso aveva nuovamente sollecitato il ministro Graziano Delrio affinché sbloccasse le autorizzazioni, aprendo quindi alla città l’area verde all’interno del Provveditorato, in base ad impegni assunti nell’aprile del 2016.
“L’attuazione del Parco del Castello – conclude il comitato – non è affatto legata unicamente al giardino di cui oggi gode il Provveditorato, ma coinvolge ben più vaste aree da riscattare alle funzioni di traffico e parcheggio per la cui utilizzazione bisogna concordare strategie con l’Autorità portuale e bisogna ottenere le necessarie autorizzazioni. Anche in questa direzione l’amministrazione comunale mostra incertezze e soprattutto ritardi che scoraggiano i cittadini e rischiano di vanificare l’impegno fin qui profuso. Insomma, la magnifica idea del Parco del Castello di Bari rischia di rimanere un sogno incompiuto. Noi vogliamo rilanciare ed attuare questo sogno, perciò chiediamo con forza di riprendere con slancio le attività previste dal Protocollo d’intesa e di ripartire da un incontro operativo col sindaco e l’assessore all’urbanistica, titolare del coordinamento delle attività”.