“Nel 1996 c’era il doppio voto e quindi uno poteva desistere nel collegio perché poi poteva presentare la lista del suo partito nel proporzionale. Noi, durante la discussione sulla legge elettorale abbiamo fatto esattamente questa proposta, con l’onorevole Roberto Speranza, ma gli hanno sbattuto la porta in faccia. Quindi con l’attuale legge elettorale non è possibile perché i voti che si prendono nei collegi maggioritari valgono anche per il proporzionale. Se non ti presenti, non esisti”.
Lo ha detto ieri l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, esponente di Liberi e Uguali, rispondendo a Bari alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se era possibile riproporre un patto di desistenza tra Pd e Liberi e Uguali. Quanto alle dichiarazioni del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che ha detto di aver tentato di proporre un accordo tra le due formazioni proprio nel senso di un patto di desistenza, D’Alema ha detto di non sapere cosa voglia dire: “Non voglio togliere valore alla buona volontà del presidente Emiliano che apprezzo. È un ragionamento “pro bono pacis”, evidentemente. Purtroppo – ha concluso D’Alema – è tecnicamente irrealizzabile”.