“Con l’apertura della nuova stagione d’opera il pubblico troverà finalmente un teatro normale con una tranquillità finanziaria”: lo ha detto il sovrintendente del Teatro Petruzzelli Massimo Biscardi che stamattina ha presentato l’opera che inaugurerà la stagione, “l’Olandese volante” di Wagner, insieme con il regista Yannis Kokkos, un greco trapiantato a Parigi, e il direttore stabile Giampaolo Bisanti.
Si tratta di una produzione del Teatro comunale di Bologna (che ha un palcoscenico più grande) adattata per il Teatro barese. L’orchestra sarà diretta dal maestro Bisanti. “La stagione del 2019 – ha annunciato Biscardi – sarà inaugurata con il Simon Boccanegra di Verdi. Anche noi abbiamo attraversato, come l’Olandese, una tempesta durata parecchi anni – ha continuato Biscardi – e ora grazie al Comune e la Regione Puglia possiamo affrontare tranquillamente la stagione”. Stagione che si presenta molto interessante con molti titoli italiani e con questa “coraggiosa” inaugurazione.
“L’olandese volante è un dramma romantico – ha aggiunto Yannis Kokkos – si parla di amore e morte, con l’eroe che, con un viaggio attraverso la tempesta, combatte solo contro tutti. Wagner parla dell’incontro tra due solitudini che, con un viaggio attraverso il tempo (forse un riferimento autobiografico alla fuga di Wagner e sua moglie verso Parigi) si incontrano e l’amore non è più un sogno ma diventa realtà. Un ruolo molto importante – ha concluso – lo riveste il coro che non accompagna la vicenda, ma ne è parte integrante”.
“È un’opera che si colloca nella produzione wagneriana, riconoscibile per il suo stile musicale – ha continuato Bisanti, soddisfatto al suo secondo anno di collaborazione con il Petruzzelli – in cui si riconoscono anche molte tonalità tipiche dello stile italiano”. “Abbiamo introdotto – ha concluso Biscardi – anche alcune novità per il pubblico: i melomani che vengono da altre città e dovessero arrivare in ritardo, troveranno una saletta allestita con uno schermo che consentirà loro di seguire ugualmente lo svolgimento dell’opera senza attendere l’intervallo per entrare in sala”.