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Bari, il sogno del piccolo Maadhav si avvera: potrà giocare a basket con i compagni dell’Asd Japigia

Pubblicato da: Gino Martina | Ven, 19 Gennaio 2018 - 06:15

Il sogno di Maadhav si è avverato. Il ragazzino di 12 anni che voleva giocare con i suoi coetanei nel campionato Under 13 con l’Asd Japigia minibasket di Bari potrà farlo, perché la Federazione italiana pallacanestro (Fip) ha accettato il suo tesseramento. Questo grazie a una norma inserita nell’ultima legge di stabilità del governo, richiamata dai dirigenti della società del quartiere periferico del capoluogo pugliese.

“Grazie all’articolo 369, lettera E – scrive la società di minibasket –  tutti i ragazzi stranieri che frequentano da almeno un anno le scuole italiane possono essere tesserati per associazioni sportive, federazioni, enti di promozione sportiva. Per chiunque si trovi nella nostra situazione, può contattarci per maggiori informazioni. Buon basket a tutti!”. Un’intuizione, quindi, risultata determinante, dopo che la sua storia aveva raccolto messaggi di solidarietà da tutta Italia e da grandi personaggi della pallacanestro, persino della Nazionale.

                                   

 

Il piccolo Bhowon, come lo chiamano in squadra citando il suo cognome, infatti, non poteva essere schierato col quintetto Asd Japigia perché non ha la cittadinanza italiana. E’ considerato uno straniero. La sua famiglia è originaria delle Mauritius e lo ha registrato all’anagrafe del Comune a dieci anni e quattro mesi. Motivo per cui il regolamento poneva uno sbarramento, un cavillo, quello dei quattro mesi, appunto. E questo nonostante Maadhav abbia vissuto fin da piccolo a Bari e abbia iniziato a imparare a palleggiare e tirare dalla lunetta o dalla distanza fin dai sei anni, sempre con la società barese, che aveva interpellato anche la Federazione internazionale per risolvere il caso.

Ora, grazie a una nuova norma, il piccolo potrà coronare il suo sogno, condiviso con i compagni contenti di poterlo vedere correre al loro fianco sul parquet e far parte del quintetto del campionato Under 13. Una norma che ha avuto la meglio sulla burocrazia e un regolamento miope che ha rischiato di infrangere le speranze di un bambino, pronto a riprendersi il suo ruolo da playmaker nel quintetto di Japigia e contribuire alle vittorie nella seconda fase del campionato Under 13.

 

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