A Bari ogni anno, in media, una persona perde 93 ore della sua vita in auto imbottigliata nel traffico, e tutto questo costa alle aziende pubbliche e private oltre 10 milioni di euro. A dirlo una ricerca condotta da TomTom Telematics, che rileva come gli ingorghi abbiano incrementato il tempo di viaggio mediamente del 25%, pari a circa 24 minuti in più al giorno che, ad ognuno dei 675.601 veicoli industriali (leggeri e pesanti) guidati nelle città, costano circa 3,75 euro al giorno. Bari è tra le 25 città italiane con maggiore traffico di auto, le file hanno innalzato il tempo di viaggio del 27%, oltre la media nazionale quindi.
Vediamo cosa succede nel resto d’Italia. A Roma i veicoli commerciali circolanti (165.410) nel 2016 hanno impiegato in media il 40% di tempo in più per i loro spostamenti, che equivale a 6,8 giorni. Mentre a Milano i 73.654 veicoli commerciali circolanti hanno perso il 30% di tempo in più (pari a 5,5 giorni), con un costo a carico delle aziende di 72,1 milioni di euro. Nella classifica dei costi, la terza posizione spetta a Torino, con 49,5 milioni di euro andati in fumo nel 2016 a causa del 25% di tempo in più (4,3 giorni) impiegato dai 64.200 mezzi commerciali circolanti.
Se invece si calcola il livello di traffico, il primato rilevato dall’analisi di TomTom spetta al Sud. Prima in classifica è Palermo, dove per gli ingorghi viene sprecato dai 32.495 mezzi commerciali il 43% di tempo, che equivale a 6,2 giorni ed un costo di 35,9 milioni di euro. Al secondo posto c’è Roma, con il suo 40% di tempo perso. La Capitale è seguita in classifica da Messina, con il 39% di tempo perso (5,4 giorni) da 11.056 mezzi, per un costo di 10,7 milioni di euro, e da Napoli, dove i 45.231 mezzi commerciali circolanti nel 2016 hanno perso nel traffico il 33% del tempo (5,1 giorni), con un aggravio per le aziende di 40,4 milioni di euro.