In occasione del Senato Accademico è stato dato parere sia sul bilancio del prossimo anno che sulla calendarizzazione di vari lavori di riqualificazione inerenti gli spazi universitari, tra cui la ristrutturazione dell’ex palazzo degli Istituti Biologici, la costruzione di un nuovo plesso per la didattica e la messa in sicurezza e manutenzione di tutti i plessi a rischio dell’Università.
Infatti, durante questo semestre, in diversi dipartimenti numerose sono state le problematiche legate alle aule e agli spazi, dalle aule sovraffollate nei palazzi di Lingue e Medicina sino al crollo di un pezzo di soffitto nel plesso degli Istituti Biologici in campus, mentre l’edificio era ancora aperto agli studenti per le lezioni. Da queste esperienze gli studenti si sono mobilitati e, con la campagna “Fateci Spazio”, hanno scritto e sottoscritto in migliaia (in totale più di 1.600 firme) dei documenti con una serie di richieste rivolte al Rettore e agli organi centrali dell’università, per richiedere prontamente un intervento di messa in sicurezza e ampliamento degli edifici e delle aule.
“Questo è solo un primo passo per il miglioramento dei plessi universitari, è inaccettabile continuare a vivere quotidianamente degli spazi troppo piccoli o in stato precario, tali che non possono essere frequentati appieno o in condizioni di sicurezza. Questo non può che essere un primo risultato raggiunto con tutti gli studenti, ma non ci accontentiamo delle briciole: ci sono molti plessi, tra cui le sedi distaccate per fare un esempio, che hanno ancora parecchie problematicità”, spiega Alessandro Digregorio, rappresentante degli studenti per il sindacato Link Bari.
“Riteniamo che questi siano piccoli passi, ma tutto ciò non basta affinché la nostra Università sia realmente a misura di studente” aggiunge Alessio Bottalico, senatore accademico Link Bari. “Abbiamo fatto emergere in Senato, infatti, come l’avanzo dello scorso bilancio debba essere utilizzato per misure di supporto agli studenti, tanto economiche quanto in investimenti sui piani didattici delle diverse facoltà. Ogni anno, infatti, le tasse rappresentano un peso enorme per gli studenti e le studentesse e diversi dipartimenti, per mancanza di fondi, tagliano sull’offerta formativa. Vogliamo maggiori investimenti e qualità: chiediamo che l’Uniba si impegni su questo fronte e si interessi realmente a cambiare in meglio le attuali condizioni degli studenti universitari baresi”.