Sarà un Natale ancora più sobrio rispetto al passato per i baresi, all’insegna del risparmio. La crisi non molla la presa, per questo motivo gli acquisti faranno registrare il segno negativo. E’ quanto emerge da un’indagine dell’ufficio economico Confesercenti sui dati di un sondaggio condotto con Swg-Trieste anche nella città di Bari.
Anche questo Natale la tredicesima finirà prevalentemente nel cassetto del risparmio o nel pagamento di tasse e arretrati. Con l’eccezione dei regali di Natale, per i quali i baresi faranno uno sforzo in più, investendo però solo il 2,6% in più sullo scorso anno. Parte della tredicesima, quindi, è già stata utilizzata in questi giorni per saldare conti in sospeso, forse legata anche all’ultima tranche della rottamazione delle cartelle fiscali, alla scadenza dell’Imu e ad eventuali mutui: una cifra in crescita del 6% sullo scorso anno. Tra le spese, come sempre, faranno la parte del leone quelle per la casa e la famiglia: questa voce sta già assorbendo il 32% del totale delle tredicesime.
La spending review non riguarda però Babbo Natale: la quota della mensilità aggiuntiva destinata ai doni da mettere sotto l’albero aumenta infatti del 2,6%, e la crescita si distribuisce su tutte le tipologie di regalo. I doni più attesi dai baresi, grandi e piccoli, seppure con un regalo simbolico, sono capi di abbigliamento (44%), enogastronomia (31%), libri (31%) e prodotti tecnologici (26%), mentre più defilati sono i regali attesi per profumi, elettrodomestici, gioielli. Tra chi acquista tecnologia per un regalo, il 45% si orienterà su uno smartphone, un tablet o un computer, ma ancheconsole di videogiochi.
Solo 7 baresi su 100 faranno un viaggio per Natale e 13 per Capodanno, e chi lo ha programmato resterà in Italia o andrà poco lontano, prevedendo una spesa media di 695 euro per persona. In conclusione pochi baresi pensano di spendere per Natale di più di quanto hanno speso lo scorso anno (9%), il 56% si manterrà in linea col 2016 mentre ben il 35% ha dichiarato che spenderà meno. Il luogo degli acquisti, però, rimane quello delle grandi strutture commerciali (41%), ben oltre la media nazionale (35%), e solo un 29% si rivolgerà ai negozi o ai mercati, ma sale l’acquisto su internet o da gruppi come Amazon che raccoglieranno il 28% della domanda.
La cena della sera di Natale e quella di fine anno i baresi la faranno in casa, con parenti e/o amici, prevedendo una spesa in prodotti enogastronomici di 127 euro a famiglia (17 euro in più della media nazionale), seguendo il menù tradizionale mentre per Capodanno solo il 16% sceglierà il ristorante.
Infine la “Befana”, festa dei bambini, in cui i baresi a figli e nipoti regaleranno la tradizionale “calza” infarcita di dolci e di qualche giocattolo (72%).