“La mattina a che ora passano per la raccolta?”, “Avendo tanto organico oltre alla busta di carta si posso usare buste biodegradabili?”, “Per gli oli esausti dove troviamo le isole di conferimento?”, “E se qualche buon intenzionato getta nei nostri bidoni cose che non centrano?”. Il gruppo Facebook “La Voce di Marconi-San Girolamo-Fesca” è lo specchio fedele di un quartiere in fibrillazione per la grande novità della raccolta differenziata, partita venerdì e diventata già motivo d’orgoglio per molti residenti, che oltre ad applaudire la premura dei virtuosi stanno denunciando il comportamento di chi con la civiltà ha un rapporto evidentemente complicato.
Così, ecco spuntare foto di buste lanciate nel verde o abbandonate sulle scalinate e cartelli di chi ha già perso la pazienza, di fronte ai comportamenti degli “zozzoni”. Perché, se il quartiere è più pulito rispetto a pochi giorni fa, si può fare ancora meglio. A mettere in preallarme i più svogliati potrebbe essere la paura di sanzioni, legate ai controlli dei vigili urbani e degli operatori ecologici, segnalati da un residente del quartiere e utente della stessa pagina: “Avviso, stamattina vigili urbani e operatori ecologici fotografavano e ispezionavano buste abbandonate per strada. Hanno trovato buste con ricevute di pagamento e altro per poter individuare gli incivili”.
Intanto, all’assessore all’Ambiente del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, che aveva elogiato l’ottima partenza del porta a porta nel quartiere, è arrivato il “grazie” di Francesco Albergo, presidente del comitato di San Girolamo-Fesca. “Questa è la dimostrazione di quando le scelte dell’Amministrazione coinvolgono i comitati, le associazioni e le parrocchie, che presidiano il territorio e ne conoscono a pieno pregi e difetti dello stesso. Solo condividendo gli obiettivi e le strategie per metterle in atto si ottengono risultati positivi e si riesce a coinvolgere anche i più disfattisti. Questo è e sarà sempre il nostro obiettivo come Comitato, l’essere interessati nelle scelte dell’Amministrazione per il bene comune e giammài per una questione di visibilità. Che questa buona riuscita sia da sprone per le future scelte e cambiamenti che vedranno coinvolto il nostro quartiere da qui ai prossimi anni. Insieme si possono ottenere ottimi risultati se c’è volontà da entrambe le parti”.