Ferrotramviaria respinge le accuse della Finanza in merito ad un cattivo utilizzo dei fondi destinati alla sicurezza degli impianti.
“La supposta malversazione – si legge in un comunicato – è inesistente in quanto i corrispettivi del contratto di servizio giuridicamente non sono considerati denaro pubblico”. L’azienda precisa inoltre che “il Ministero ha stabilito i corrispettivi da riconoscere alle aziende sulla base dei costi storici, i quali coprono solo in parte i costi di esercizio, in quanto la restante parte viene coperta dai proventi del traffico, restando a carico del contraente (Ferrotramviaria) il rischio di impresa in caso di manata copertura dei costi operativi”. E ancora: “Il corrispettivo fatturato alla Regione Puglia per la gestione e manutenzione dell’infrastruttura viene totalmente speso per gli interventi a cui è destinato”.
Inoltre in merito alla provenienza dei fondi da destinare alle infrastrutture, Ferrotramviaria precisa che si tratta di finanziamenti europei. “Le attività di sviluppo della rete sono finanziate da fondi diversi da quelli di contratto di servizi, ovvero da fondi nazionali e/o europei, di cui i Ferrotramviaria è destinataria quale soggetto attuatore della Regione Puglia e non come titolare del contratto di servizio”. Infine si sottolinea che: “i fondi dedicati alle tecnologie anche finalizzate alla sicurezza e al raddoppio dei binari sono stati tutti impiegati e il corretto utilizzo controllato dall’Unione Europea, la quale eroga i fondi solo in seguito alla rendicontazione prodotta”.
La nota ufficiale si conclude con un attacco: “Ai fini di una campagna elettorale dura e rude, non dovrebbe essere utilizzata un’azienda che dà sostentamento a 500 famiglie e fornisce servizi a molti milioni di clienti che sono tutti cittadini votanti”.