A 28 anni sparì misteriosamente tra Torre San Giovanni e Gallipoli. Dall’agosto del 1999 si sono perse le tracce di Roberta Martucci, sul suo caso sono state aperte e archiviate tre volte ma cosa sia accaduto alla giovane è ancora un giallo. Lo scorso settembre la famiglia della 28enne di Torre San Giovanni, scomparsa la sera del 20 agosto 1999, ha chiesto alla Procura la riapertura del caso.
Le indagini, coordinate sin dall’inizio dal pm Elsa Valeria Mignone, sono state chiuse una prima volta nel 2001, riaperte nel 2005 e archiviate nuovamente nel 2015. La Fiat Uno che Roberta usò la sera della scomparsa fu ritrovata a metà strada tra le abitazioni do due amiche: secondo i consulenti della famiglia potrebbe trattarsi di un depistaggio, la macchina potrebbe essere stata lasciata lì per indirizzare le indagini in un senso e allontanare i sospetti da altre persone.
La sera di 18 anni fa Roberta uscì dalla sua abitazione di Torre San Giovanni per raggiungere un’amica a Gallipoli. Da quel momento, di lei non si è saputo più nulla, la sua auto fu ritrovata solo 4 giorni dopo a Gallipoli, in via Genova. Tre anni dopo la scomparsa una lettera anonima riaccese le indagini, qualcuno disse di indagare nel mondo delle amicizie della 28enne. Servì, invece, a ben poco un biglietto ritrovato dai carabinieri in camera di Roberta, sul quale erano stati segnati i giorni della settimana, degli orari in cui chiamare e una frase stenografata: “Ti amo mio dolce amore”. Si pensò ad una pericolosa relazione sentimentale, ma non sono mai stati trovati elementi utili.