Una tradizione culinaria che si tramanda di generazione in generazione: le massaie baresi, con figli e nipoti, a preparare le “cartellate” in vista del Natale. Il dolce fatto a mano, dalla tipica forma circolare, richiede un lungo processo di lavorazione manuale. La pasta fresca, resa sottile, necessita di almeno due giorni per seccare (nella foto d’anteprima). Poi si frigge e si immerge in abbondante vin cotto di uva o fichi.
La ricetta base prevede su 1 chilo di farina (metà di semola, metà 00), 100 gr di olio extravergine d’oliva. Aggiungere vino bianco qb, e un pizzico di sale. Dopo bisogna modellare manualmente la massa, in sottili strisce ripiegate con una forma ondulante. La seconda fase prevede l’essiccazione dell’elaborato fresco (per 36-48 ore) e la frittura in olio di semi di pochi secondi. Per concludere si immerge la pasta fritta nel vin cotto di uva o fichi fatto in casa.