Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha insediato i componenti del nuovo Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), eletti di recente dall’Assemblea legislativa pugliese. Sono Lorena Saracino (presidente), Felice Blasi (confermato), Marigea Cirillo, Franco Di Chio ed Elena Pinto (confermata), tutti giornalisti.
Loizzo, nell’augurare buon lavoro, ha auspicato che quanto prima gli uffici del parlamento pugliese e quelli del Corecom (in via Lembo) possano trovarsi nella stessa sede, in costruzione in via Gentile, a Bari, primo vero palazzo Consiglio regionale dall’istituzione della Regione, nel 1970. Tra i compiti dell’organismo di garanzia per la comunicazione e l’informazione quello più vicino ai cittadini – viene sottolineato in una nota – “è la conciliazione delle vertenze con i gestori di telefonia e telecomunicazione, che è possibile chiamare al ‘tavolò del Corecom, per risolvere in via extragiudiziale pretese indebite delle aziende televisive e telefoniche”. “Un servizio utile e sempre più apprezzato”, ha fatto notare il presidente del Consiglio. Ogni anno sono ottomila le pratiche esaminate e nel complesso è stato possibile far restituire ai pugliesi 2 milioni di euro versati ingiustamente. In questo caso, ha osservato Loizzo, “il Consiglio aiuta a rimettere i soldi nelle tasche dei cittadini”.
Resta il progetto di potenziare l’attività di conciliazione, per rispondere a una domanda in costante crescita da parte dei cittadini, che hanno scoperto l’efficacia del servizio. E si pensa di istituire sedi decentrate di conciliazione in Capitanata e nel Salento, per ridurre le spese dei ricorrenti, che al momento devono raggiungere Bari, nella giornata in cui è fissato in tempi brevi il tentativo di soluzione della controversia contrattuale.
Si cercherà di potenziare il personale Corecom addetto, destinandovi – è stato evidenziato – i dipendenti non più impegnati nell’istruttoria delle graduatorie per i contributi alle televisioni locali, una funzione delegata che i Comitati regionali non svolgeranno più. “La Conferenza nazionale dei Parlamenti regionali ha insistito perché il Ministero dello Sviluppo la riprendesse”, ha ricordato Loizzo. “Non era una competenza elettiva del Corecom, ma una fonte di vertenze infinite, in gran parte vinte dalle Regioni, ma con una spesa legale pesante, che il sistema dei Consigli non poteva più sopportare. Per questo la funzione è stata rimessa in capo al Mise”.