“Sono nata nel rione Libertà e mi sanguina il cuore vederlo abbandonato giorno dopo giorno”. Inizia così il suo racconto Claudia (nome di fantasia per tutelare l’anonimato) a Borderline24: la donna è stata aggredita in strada mentre era con la sua bimba di appena quattro anni.
Il racconto
Sono le 8 e 45. Claudia sta accompagnando sua figlia a scuola e sta percorrendo via Nicolai. Quando un uomo di colore, ad angolo con via Fieramosca, si avvicina e comincia ad insultarla in inglese. “Mi diceva in inglese parolacce rivolte a me e a mia figlia – continua – ci ha chiamato pu….ne. Ha cominciato a gesticolare mosse sessuali davanti a mia figlia”. Qualche metro più in là c’era il compagno di Claudia: si è accorto di quanto stava accadendo ed è subito intervenuto per difendere la famiglia. L’uomo lo ha aggredito, con un pugno sull’occhio, lesionandogli la retina.
“Tutto questo – continua Claudia – alla luce del sole, nel cuore del quartiere Libertà, dove tutti guardavano e nessuno interveniva nonostante io gridassi di chiamare la polizia. La mia bambina oggi è traumatizzata, continua a ripetere le brutte parole che quell’uomo le ha rivolto. Siamo abbandonati dalle istituzioni al Libertà. Sono nata e cresciuta in questo quartiere e mi sanguina il cuore vederlo degradare giorno dopo giorno e non vedere nulla di positivo. Siamo abbandonati. Nemmeno due luci di Natale su via Manzoni. Camminiamo con la paura. Io sto perdendo le speranze che il mio quartiere possa tornare ad essere quello che era un tempo”.