Reparti aperti ai genitori 24 ore su 24 negli ospedali per permettere assistenza ai neonati durante i primi mesi di vita; la tutela e l’approvazione della ‘Carta dei diritti del bambino nato prematuro’ anche nello statuto della Regione Puglia: è questo l’appello della Onlus ‘Bimbintin, piccoli bimbi grandi sogni’, fondata a Bari, lo scorso ottobre, da un gruppo di genitori ex neonati prematuri.
“Erano anni che stimolavo i genitori a fondare un’associazione che operasse in partnership con la TIN del Di Venere per individuare, rappresentare e sostenere le esigenze di genitori e bambini in una fase delicata della loro vita come può essere una lungo degenza in una terapia intensiva – ci ha spiegato la dottoressa Flavia Petrillo, neonatologa all’Ospedale Di Venere di Bari – finché lo scorso mese un gruppo di genitori di neonati, nati prematuri presso la TIN del Di Venere, ha fondato l’associazione ‘Bimbintin, piccoli bimbi grandi sogni’.
A inizio novembre la presidente dell’associazione, Fonte D’Accolti, ha scritto al presidente della Regione affinché la Carta dei diritti del nato prematuro venga ufficialmente riconosciuta anche in Puglia. Nelle regioni in cui è stata riconosciuta, come Lombardia ed Emilia Romagna, è stato ad esempio più facile aprire i reparti ai genitori 24 ore su 24. L’associazione chiede altrettanto per la Puglia.
“Per sostenere un’iniziativa simile – prosegue Petrillo – servono corsi di formazione del personale e un adeguamento delle strutture con spazi più confortevoli per i genitori che devono assistere i propri figli ricoverati, a volte fino a 3 mesi dopo la nascita”. La Onlus Bimbintin, che ha visto la partecipazione come testimonial dell’ex tennista Flavia Pennetta, ha promosso un dibattito sulla questione all’Ospedale San Paolo di Bari in occasione della giornata mondiale della prematurità, lo scorso 17 novembre. Nasce quindi come sostegno dei neonati prematuri e si fa portavoce dei genitori, affinché la Carta dei diritti del prematuro sia recepita anche nello statuto della Regione Puglia.
In Italia sono 40 mila (circa 1 su 10) i bambini che nascono ogni anno prima del termine della gravidanza. Ci sono vari gradi di prematurità e vari bisogni di questi bambini, tanto più complessi quanto più grave è la loro prematurità. E proprio per tutelare questi bisogni, è nata in Italia nel 2010 la ‘Carta dei diritti del bambino nato prematuro’ grazie al contributo di un advisor board formato dalla SIGO Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, dalla SIN Società Italiana di Neonatologia e dalle Associate di Vivere Onlus, con il patrocinio dell’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione. Un diritto sostenuto anche dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin, in quanto il miglioramento dell’assistenza neonatale e la diffusione delle terapie intensive neonatali hanno portato a un netto aumento della percentuale di sopravvivenza anche di bambini nati al 5° mese di gravidanza.