Non era Giovanni Cassano, fratellastro del calciatore Antonio Cassano, alla guida del gommone che il 13 luglio 2013 ferì gravemente alla testa un bagnante a Giovinazzo. Il Tribunale di Bari ha assolto Cassano “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di lesioni e “perché il fatto non sussiste” da quella di omissione di soccorso.
I fatti contestati risalgono all’estate di quattro anni fa. I bagnanti testimoni dell’investimento in mare segnalarono la presenza di un gommone bianco che ad alta velocità, a soli 20 metri dalla costa, aveva travolto il 37enne colpendolo alla testa con lo scafo per poi fuggire senza prestare soccorso al ferito. I successivi accertamenti consentirono di individuare all’interno del porto di Giovinazzo un gommone corrispondente alle descrizioni.
Cassano fu presto identificato, denunciato e gli fu ritirata la patente nautica. La difesa dell’imputato ha evidenziato l’assenza di prove riguardo al fatto che il gommone dell’investimento fosse proprio quello di Cassano.