“Ero per strada, in una serata non idonea ad una passeggiata, il freddo e la pioggia li sentivo addosso senza potermi riparare abbastanza. È stato un attimo, mentre parlavo con mio padre al telefono, ho sentito un forte dolore al viso, il dolore era lancinante, aggravato dal fatto che non capivo cosa fosse successo”. Comincia così il suo racconto una cittadina barese in un posto al sindaco Antonio Decaro. La donna è stata aggredita da una senzatetto.
“In quelle manciate di secondi non pensi, senti solo dolore, ho chiuso gli occhi per proteggermi, ho avuto tanta paura! Solo quando un gruppo di ragazzi si è avvicinato, mi ha detto che una barbona di origini slave, ben nota nella zona, mi aveva sferrato un cazzotto in pieno volto, colpendo la bocca. Incredula, ho avuto i primi soccorsi, ma quello che mi ha turbato ancora di più del fatto stesso è stato l’atteggiamento di rassegnazione da parte di tutti, compresa la polizia intervenuta”.
La senzatetto sarebbe un volto conosciuto nei rioni Murat e Libertà. “C’è chi le regala 20 centesimi, altri abbigliamento per coprirsi. Lei urla, sbraita, tutto è normale nelle strade tra il confine del quartiere murattiano e il quartiere libertà. È normale uscire di casa e forse non tornare?? Sì perché non torni a casa come sei uscita!! Sei diversa, mi sento diversa e non esagero! Siamo soli, senza diritti!! Lei è solo una senzatetto – conclude il racconto – venuta da chissà dove ed io solo sfortunata che il caso ha voluto che la incontrassi in un momento di pazzia. Questa è l’Italia! Grazie”.