L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha notificato al Politecnico di Bari l’archiviazione del procedimento per la mancata o tardiva dichiarazione dei redditi. Non ci sarà nessuna sanzione né per il rettore, né per altri venti tra docenti e amministrativi, ai quali era stato contestato di non aver pubblicato per tempo i dati reddituali come previsto per le pubbliche amministrazioni.
“Con questa archiviazione – commenta il rettore Eugenio Di Sciascio – l’Anac assolve pienamente il Politecnico da ogni ombra di peccato anche veniale, in materia di trasparenza. I funzionari dell’Autorità – aggiunge il rettore – hanno ascoltato le nostre ragioni con grande spirito di collaborazione, riconoscendo che abbiamo operato in perfetta buona fede. Per il Politecnico di Bari – conclude il rettore – la trasparenza non è l’assolvimento di un mero obbligo burocratico, ma una caratteristica del nostro modo di operare nei confronti degli studenti, dei partner di ricerca, delle aziende che ci riconoscono, oggi più che mai, un ruolo importante nel processo di sviluppo del territorio”.
Il problema era nato a settembre scorso, dopo una verifica dell’Anac su 32 università statali. I controlli dell’Autorità anticorruzione si erano concentrati, in particolare, sul Politecnico di Bari, l’Università degli Studi di Palermo e l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico. Il rettore del Politecnico ha ricevuto la notifica di archiviazione nel primo pomeriggio di oggi.