Riprendono ufficialmente i lavori per la riapertura al pubblico del Teatro Piccinni: stamane il sopralluogo del sindaco Antonio Decaro insieme all’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso.
“Finalmente i lavori ripartono: l’anno prossimo sarà possibile utilizzare parzialmente il teatro con i posti a sedere in platea e sui tre palchi. Per vedere il completamento finale dei lavori ci vorrà ancora più di un anno, ma sono contento di poter restituire, anche se solo in parte, il teatro alla città”, commenta il primo cittadino che, nel corso del sopralluogo, ha spiegato il perché dei ritardi del cantiere.
“A causa del contenzioso tra Tar di Puglia e Consiglio di Stato – ha detto – abbiamo perso 537 giorni: se tutto fosse andato liscio la parte centrale del teatro sarebbe stata già aperta da 137 giorni e avremmo potuto iniziare già con le rappresentazioni teatrali utilizzando metà dei posti a sedere”.
Il periodo stimato per l’esecuzione dei lavori era di 400 giorni, prolungato poi a 537 dopo che, nel mese di agosto, il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso proposto dall’azienda vincitrice del bando contro il Comune di Bari, finalizzato a riformare la sentenza della prima sezione del Tar di Puglia inerente l’affidamento del secondo stralcio dei lavori per il restauro del teatro Piccinni. Una situazione di stallo prolungatasi fino ad oggi: attualmente, mancano 2 milioni e mezzo dei 5 milioni di euro stanziati dalla Regione per completare le platee e rendere completamente fruibile il teatro.
“Oggi parliamo di una struttura teatrale che rappresenta il tassello più prezioso ed elegante del mosaico dell’offerta culturale di Bari che stiamo completando. – ha aggiunto Decaro – C’è bisogno di una modifica formativa, altrimenti continueremo a perdere tempo prezioso per colpa dei contenziosi”.