Anche lo scrittore campano Roberto Saviano ha voluto ricordare, con un post su facebook, lo scrittore e giornalista tarantino, Alessandro Leogrande, morto domenica sera a soli 40 anni per un malore improvviso. Tutta Italia piange la scomparsa troppo prematura dell’intellettuale pugliese che ha dedicato la sua breve vita agli ultimi, alla sua Puglia, alla sua Taranto soffocata dall’inquinamento Ilva.
“Alessandro – scrive Saviano – non va bene… non tu. Non ora. Per tutto il dolore che sto provando, sento che non troverò in nessun argomento conforto. E non so darlo a tutte le persone ora di te orfane. La tua vita Ale è insostituibile, come la tua intelligenza. Sono ore che ho la testa piena del tuo timbro vocale e della tua risata, che nasceva arricciando il naso e tirando l’aria come se uscissi da una apnea. Non sei sostituibile.
Grazie Ale.
Grazie Alessandro Leogrande, grazie per essere stato un meridionalista geniale.
Grazie per tutto ciò che ho imparato da te.
Grazie per aver raccontato gli ultimi, sempre.
Addio amico mio, addio anima che aveva il coraggio della bontà e dell’indignazione. Questo mondo di merda l’hai davvero cambiato, perché con le parole hai agito sui tuoi lettori e su chi, come me, ti ha ascoltato, letto e voluto bene. Sei stato luce di baleno, ma restano i tuoi libri. I tuoi grandi libri. I tuoi immensi libri. Le male vite, capolavoro sul contrabbando di sigarette. Uomini e caporali, sulla tragedia dei nuovi schiavi… prima che ne parlassi tu erano ombre, non avevano nazionalità né nome. Li hai resi uomini e, aprendoci gli occhi, ci hai resi uomini. A noi resta il tuo sguardo, il tuo metodo. Grazie per essere stato dono prezioso per chi ha avuto la fortuna anche solo di sfiorarti”.
Tra coloro che hanno voluto ricordare Leogrande c’ anche il presidente del Senato, Pietro Grasso: “La sua morte mi riempie di tristezza. Aveva la capacità di capire e raccontare il mondo”.