Il biglietto con l’offesa alla consigliera Irma Melini durante un Consiglio comunale a Bari? Sarebbe stato scritto da una donna. A rivelarlo, in base alla raccolta delle firme degli stessi consiglieri in aula, la trasmissione Le Iene su Italia 1 che ha fatto confrontare ad una perita le diverse scritture.
In aula quel giorno c’erano quattro donne: oltre alla Melini c’erano Francesca Contursi del Pd, Anita Maurodinoia di Sud al centro e Alessandra Anaclerio di Realtà Italia (pronta al passaggio con Decaro). E sono state proprio queste ultime due, questa mattina, a convocare la stampa per rigettare al mittente le accuse.
“Non sono colpevole. Sono disposta a sottopormi in qualsiasi momento a qualsiasi tipo di perizia. Sono convinta che il colpevole sarà maturo a tal punto da prendersi le sue responsabilità”, ha detto Anaclerio.
“Spero che la Melini non abbia creduto a quanto detto alle Iene – aggiunge Maurodinoia in una conferenza stampa convocata, con al suo fianco il suo legale – io sono tranquilla e sicura e ho anche degli elementi che dimostrano la mia estraneità. Nulla contro Le Iene: ieri mi hanno chiamato dicendomi che la loro grafologa mi aveva individuato come possibile colpevole. Io serenamente ho spiegato che sono totalmente estranea a quanto accaduto”.
Intanto i consiglieri Sabino Mangano, Francesco Colella, Alessandra Anaclerio, Michele Caradonna, Michelangelo Cavone, Francesca Contursi, Silvio Delle Foglie, Michele Picaro, Romeo Ranieri, Fabio Romito e il presidente del Consiglio comunale Pasquale Di Rella hanno manifestato alla Melini la loro disponibilità a sottoporsi a perizia calligrafica. Di Rella e Caradonna si sono anche offerti di contribuire alle spese.
(riprese di Daniele Leuzzi)