“Circa venti giorni or sono ho rivolto un pubblico appello ai dirigenti nazionali e locali del
Partito Democratico, affinché la scelta dei candidati nei collegi – sopratutto in quelli plurinominali, dove l’elezione certa è determinata già dalla candidatura – fosse effettuata
mediante elezioni primarie. Un modo democratico di correggere una legge elettorale terribile, figlia della peggiore partitocrazia. Nessuno ha risposto! Nessuno ha interesse a
sottoporsi al giudizio del popolo e a far emergere quanto distinti e distanti siano i ‘papabili’ dai territori!”. Con queste parole Pasquale Di Rella dichiara di autosospendersi dal Partito Democratico. E’ una bomba che deflagra nella culla pugliese del renzismo, la scelta del presidente del Consiglio comunale di Bari. Il sindaco Antonio Decaro, anche presidente nazionale dell’Anci, è uomo da sempre vicino alla corrente del segretario nazionale e la scelta di una delle figure istituzionali più importanti potrebbe rompere gli equilibri all’interno del partito.
“Prometto solennemente – aggiunge in una nota stampa Di Rella – non ambisco a candidature, non parteciperei a eventuali primarie, il mio interesse non è personale! Se, però, il Partito Democratico presenterà a febbraio liste ‘calate dall’alto’ e frutto di scelte di pochi, non potrà più essere il mio partito. Mi autosospendo, quindi, in attesa di determinazioni definitive, da adottare contestualmente al deposito delle liste per le elezioni politiche”.