L’unica data al Sud per la loro prima volta in Puglia. All’Eremo Club di Molfetta arrivano venerdì 24 novembre gli Ufomammut, trio piemontese caro agli amanti dell’hard rock psichedelico, attivissimo all’estero dove calca da oltre quindici anni palchi di prestigiosi festival internazionali. All’Italia dedicheranno un mini-tour di sei tappe tra novembre e dicembre e quella pugliese sarà l’unica a Sud di Roma.
Ricerca, sperimentazione e improvvisazione sono gli ingredienti di quel monolite sonoro che è la loro produzione musicale e che evolve a ogni nuovo lavoro, dal punto di vista compositivo e di sonorità.
Una etichetta “necessaria” li individua tra le band più incisive della scena stoner/doom internazionale ma il trio di Tortona – Urlo (basso, voce, effetti, synth e autore dei testi), Poia (chitarre, effetti) e Vita (batteria) – rifugge definizioni e limiti.
Una musica che – dichiarano – deve le sue influenze principali, per suoni e attitudine, a Pink Floyd, Beatles, Black Sabbath e Blue Cheer, poi completata di un’anima elettronica, stratificazioni di riff, suoni claustrofobici e sporchi, amplificati dalla stampa su vinile, che l’ha resa quel mastodontico mammut del nome.
Al pubblico della data pugliese presenteranno “8”, ultimo album pubblicato a settembre dall’etichetta indipendente Neurot Recordings.
Otto non solo come ottavo lavoro in studio, questa volta registrato in presa diretta, ma accompagnato da un’idea di molteplicità perché il numero ha una pronuncia diversa in ogni lingua e può perfino, se capovolto, divenire un simbolo. L’infinito è la sintesi di una volontà presente fin dagli albori che vede considerare ogni brano – e ogni album – come un flusso continuo, un domino sonoro che genera, nella caduta di un pezzo dopo l’altro, un’opera più grande, multiforme, e che produca anche solo nell’ascolto individuale, l’immergersi in un’alterità, nella zona cieca di se stessi.
Non a caso infatti Urlo e Poia si occupano da sempre anche dell’immaginario visivo della band, poi sfociato nel collettivo Malleus; connubio di tre elementi che lavora principalmente sulla poster art unendo correnti e linguaggi. I live divengono così l’unico vero accesso per comprendere questi musicisti e farsi trasportare in un’esperienza multisensoriale tesa tra esigenze opposte: la conoscenza e la sua evasione.
Apertura del concerto affidata allo stoner strumentale dei Lotus Haters che insieme ai Bluestone Valley, nati nel 2013 da un’idea del chitarrista Antonello Maggi, accompagneranno infine l’ingresso dei Doomraiser, quintetto con tre album all’attivo e support act di band titaniche come Orange Goblin, Electric Wizard, Sleep, Red Fang, tra gli altri.
Ticket in prevendita nel circuito bookingshow (10 euro + 2, diritto di prevendita). Biglietti disponibili anche il giorno dell’evento direttamente al botteghino al costo di 15 euro. Djset aftershow: 5 euro. Info: 347/687.38.64. Apertura porte 20.30, inizio concerto 21; Djset inizio 00.30.
Selezioni musicali a cura di Erriquenz (Rockcult); djset aftershow DJ Violet Tear. L’evento è prodotto da RocKcult, A Desert Odyssey, Eremo Club.