Ogni giorno una difficoltà. Dopo le denunce, le segnalazioni, gli attacchi incrociati è di pochi minuti fa un’ulteriore novità: la perita scelta dal Comune con sorteggio per individuare tramite la grafia il responsabile del biglietto anonimo con le offese sessiste alla consigliera comunale Irma Melini è deceduta ad agosto.
A comunicarlo la stessa Melini in una nota indirizzata a tutti i consiglieri.
Ecco il testo:
“Sono ore di confusione e sconforto per tutti noi, per questo intendo manifestare il mio ringraziamento per le attestazioni di solidarietà, formali, ma anche sincere e concrete di molti. E’ chiaro che fra i 23 votanti c’è colui o colei che ha vilipeso il Comune di Bari e infangato, volutamente la mia immagine, e la mia dignità di donna. Questi corridoi sono trappole di pettegolezzi, dicerie e cattiverie, ma l’attacco che abbiamo – e sottolineo abbiamo – ricevuto ci dovrebbe unire e non dividere.
Lo dobbiamo ai Baresi: la politica deve difendersi da questa ondata di fango e deve difendere compatta chi l’ha subita come persona.
La conferenza stampa di ieri è da annoverare fra le brutte pagine della politica, sempre dopo quella del Consiglio del 14 novembre, ma quella resterà nella storia e farà giurisprudenza anche amministrativa.
Per quanto riguarda noi, ritengo sbagliato convocare i giornalisti ed essere su fronti diversi, tanto da dichiarare tutto e il contrario di tutto, chi a favore della perizia, chi contro, chi per la Magistratura (a cui sia io che il Sindaco ci siamo rivolti), chi aspetta l’Avvocatura comunale (da cui io sono già andata), chi si lamenta delle dichiarazioni della Melini che ritiene la politica incapace di risolvere la questione, chi cerca di rendere la vittima carnefice, chi crea confusione, chi estrae il nominativo e poi non si capisce chi si sottoporrà alla perizia. Insomma, mi duole per chi si rammarica delle mie dichiarazioni, ma effettivamente i giornali dipingono la conferenza stampa di ieri proprio come il fallimento della politica, anche quando dovrebbe essere unita.
Per questo, ritengo opportuno che i Consiglieri assumano posizioni univoche e non volte a creare ulteriori incomprensioni, che non aiutano il Comune di Bari a superare questa grave vicenda. Inutile è forse sperare che l’autore del gesto si dichiari, vorrebbe forse dire che ne ha compreso la gravità.
Infine, Vi informo, che ho appreso che la consulente il cui nome è stato estratto ieri mattina, la dottoressa Mimma Belviso, sembra essere venuta a mancare ad agosto scorso.
Alla luce di quanto scritto, accogliendo l’ennesimo invito del presidente Di Rella, inviato stamane a mezzo pec, ritengo che, qualora realmente tutti volessimo richiedere una perizia calligrafa di parte (per cui vi invito almeno a rispondere per iscritto al Presidente Di Rella), sarebbe opportuno contattare una esperta laureata in tecniche grafologiche, specializzata in consulenza peritale all’Università di Urbino, come la dottoressa Rosa Martino.
Come qualcuno di Voi già saprà ho molto a cuore la chiusura in tempi rapidi del grave gesto che mi impedisce ancora oggi di riprendere una vita normale; inutile dirvi che la visibilità in questo caso non mi compensa della violenza subita. Restare uniti vorrebbe dire dimostrare anche a chi ha sbagliato che è solo uno o una il “corpo estraneo” da espellere”.