Venerdì 24 novembre, alle 21, al teatro Forma di Bari, le associazioni culturali “I buffoni del destino” ed “Echo Events”, per la rassegna “Sorrisi e Canzoni”, proporranno lo spettacolo “Volevo solo dormire un po’” di e con Fabiano Marti, tratto dal libro “Volevo fare lo stilista ma non avevo la stoffa”, scritto una quindicina di anni fa dallo stesso autore.
“Su consiglio di Maurizio Micheli che ha scritto la prefazione del mio libro – ha spiegato il noto autore tarantino – ho adattato il mio lavoro editoriale in questo spettacolo teatrale, una sorta di commedia all’italiana moderna. È la storia di un impiegato del catasto a cui succedono vari e singolari episodi, sebbene lui, in realtà, avrebbe voluto solo dormire un po’”.
Lo spettacolo narra di Fabio, un uomo medio come tanti altri, succube della mamma e con una fidanzata sempre arrabbiata con lui perché non accetta la sua totale incapacità di fare l’uomo e prendere decisioni, in primis quella di sposarla. Un venerdì sera va a dormire nella casa dove vive da solo, convinto di poter riposare dalle fatiche della vita, perché il giorno dopo è sabato e, come ogni settimana, non si lavora. Unico neo dei suoi programmi sarebbe stato il matrimonio della cugina, che non conosce bene. Una chiamata da parte della madre però scombussolerà tutti i piani del protagonista, facendogli vivere il giorno più brutto della sua vita.
“È un racconto che io faccio al pubblico. Durante la narrazione succedono degli eventi. È un continuo intreccio tra il mio monologo e le vicende dei tre attori, che intervengo ogni volta con un personaggio diverso e interagiscono con me e diventano scene, come se fossero degli sketch di cabaret”.
Insieme a Fabiano Marti, in scena ci sarano Piero Buzzacchino e Gianni Filannino membri del trio “Quanta brava gente” e Monica De Giuseppe. La direzione di questo spettacolo, la cui scena è a cura di Donato Cici, luci e audio di Claudio Procaccio, è stata affidata al regista Giuseppe Miggiano e Anna Colautti in qualità di aiuto regia.
“Questo spettacolo è particolare per via della sua struttura narrativa, quindi avevo bisogno di un regista che avesse una mente un po’ pronta alla ricerca e a delle idee più aperte perché non è una assolutamente una commedia ma uno spettacolo particolare. Ho ritenuto che Miggiano, che ha già diretto ‘Romeo vs Amleto’, un altro mio spettacolo che ha riscosso molto successo, fosse la persona giusta e dunque ho voluto continuare il percorso fatto in precedenza”.