Sono due le crisi occupazionali in questi giorni aperte: Om e Sud Est. Ad illustrarle il consigliere comunale di opposizione, Giuseppe Carrieri.
“La prima è quella dei 194 ex lavoratori OM, da troppo tempo “usati” da sindacalisti, politici e imprenditori e per i quali i prossimi mesi saranno –ancora una volta- mesi di battaglie e di sofferenze. E’ infatti praticamente svanita – commenta Carrieri – la poco verosimile ipotesi di riconversione del sito ex OM in fabbrica per la macchina elettrica “made in Bari” da parte della Tua Industries. Ipotesi che peraltro non poco è costata alle finanze pubbliche (tra cigs e altro) e che solo improvvisati imprenditori e politici potevano sostenere per la propria visibilità mediatica”.
La seconda è quella degli oltre 60 lavoratori dell’officina di manutenzione di Bari delle Ferrovie Sud Est, che fra poche settimane verrà chiusa per trasferire tutte le attività a Taranto. “Qui la responsabilità è sempre della “politica”, giacché – prosegue – Ferrovie Sud Est è stata dalla “politica” salvata dal fallimento, non certamente per ridurre i livelli occupazionali e/o costringere decine di baresi a trasferirsi a lavorare a Taranto. Eppure non si riesce a far comprendere quanto devastanti siano –per intere famiglie- le improvvide scelte aziendali e quanta irresponsabilità ci sia nella conduzione di aziende totalmente pubbliche che, se non tutelano il lavoro, non si capisce proprio perchè debbano continuare a esistere a spese dei contribuenti”
“Due crisi – conclude Carrieri – altamente simboliche e molto dolorose, che coinvolgono centinaia di famiglie baresi praticamente abbandonate dalle istituzioni”.