Il Tribunale di Bari ha dichiarato la prescrizione di tutti i reati di corruzione, concussione e turbativa d’asta contestati ai fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini e all’ex primario di neurochirurgia del Policlinico di Bari Pasqualino Ciappetta, relativi alle presunte gare truccate per forniture di attrezzature chirurgiche Fra il 2006 e il 2009.
I giudici hanno condannato il medico a 1 anno e 6 mesi di reclusione per l’unico reato non ancora prescritto, la presunta truffa ai danni del Policlinico. Nonostante avesse un contratto in esclusiva con l’azienda ospedaliera barese, Ciappetta operava infatti nei fine settimana nella clinica Villa del Rosario a Roma. Per questo i giudici hanno disposto anche il sequestro di circa 70mila euro, pari all’ingiusto profitto, e hanno condannato Ciappetta al risarcimento danni nei confronti delle parti civili costituite, Policlinico, Università di Bari e Regione Puglia.
L’inchiesta, nell’aprile 2010, portò anche all’arresto del neurochirurgo, con concessione dei domiciliari, per le presunte utilità (viaggi, congressi medici, vetture con autista e persino la spesa dal salumiere) che il medico era accusato di aver ricevuto dai fratelli Tarantini in cambio delle forniture sanitarie. Oggi Ciappetta ha ottenuto la pena sospesa, a condizione che risarcisca i danni entro sei mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.