Dopo la diffida al sindaco Antonio Decaro per la mancata applicazione della legge 59/2010 (rivalutazione di aree urbane di pregio architettonico, storico e ambientale), residenti e proprietari hanno costituito un “comitato di volontariato per il decoro e la salvaguardia di Largo Adua e zone limitrofe”.
Il comitato si oppone alla movida “fuori controllo”, con urla e rumori fino a notte specialmente nel weekend, attraverso una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. A cui si aggiungono una cronica assenza di posti auto e l’espansione dell’area commerciale che si affaccia sul lungomare di Bari con 40 nuove licenze tra caffetterie e pub concesse nell’ultimo anno. Decine gli edifici storici da corso Cavour, a largo Adua, fino a via De Giosa: palazzo Kursaal Santalucia, palazzo Colonna, la Banca d’Italia, palazzo dell’Acquedotto Pugliese e molti altri.
Questi gli obiettivi del comitato di volontariato per il decoro e la salvaguardia di Largo Adua e zone limitrofe: mantenimento della attuale viabilità su largo Adua e opposizione alla pedonalizzazione. Limitazione della velocità a 20 km/h. Regolarizzazione delle licenze concesse ai ristoratori. Tutela del territorio, sorveglianza con telecamere, potenziamento della pubblica illuminazione.