Rubinetti a secco dalla mattina alla sera. Centinaia di segnalazioni, dal centro a Carrassi passando per il San Paolo. La voce è una sola: l’acqua manca. Le pesanti restrizioni imposte dall’Acquedotto pugliese per risolvere la crisi idrica in cui si trova la Regione Puglia stanno creando disagi alle famiglie che abitano nei piani alti o che si trovano in edifici sprovvisti di autoclave. “Ore 10:30 – scrive un residente sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Decaro – Via Monte Nevoso, 26 quartiere Carrassi. Primo piano. Non potete erogare il minimo consentito su un palazzo di 30 appartamenti. Questo è il risultato. Siamo senza riscaldamento ma la cosa più grave senza acqua calda e con un filo di acqua fredda. Sulla pagina Facebook dell’Acquedotto ci sono innumerevoli persone che hanno lo stesso problema. Per cortesia aiutateci”.
Stessa situazione in diversi quartieri. E a subire più disagi sono le famiglie con bambini piccoli o anziani che stanno avendo serie difficoltà a gestire la vita di tutti i giorni. La situazione sembra addirittura peggiorare nel fine settimana. Per ora gli appelli risultano inascoltati. Intanto il consigliere comunale di Fratelli di Italia, Filippo Melchiorre, presenterà una interrogazione urgente in Consiglio comunale. “Da Decaro a Emiliano – spiega – qualcuno deve dare una risposta a migliaia di famiglie che si trovano con rubinetti a secco”.
“Io sono sfinita – continua un’altra cittadina – Nonostante l’autoclave privata al quinto piano siamo arrivati a fare le lavatrici e le docce a casa d’altri. Mi vergogno. Ma in realtà dovreste vergognarvi voi”. E c’è anche chi sta chiamando a raccolta tutti per una protesta davanti all’Acquedotto lunedì mattina.