I carabinieri di Putignano hanno arrestato tre giovani per aver aggredito il preside dell’istituto comprensivo Minzele-Parinilo lo scorso 11 ottobre. I tre, due 18enni e un 22enne (quest’ultimo già agli arresti domiciliari per droga), tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari su provvedimento del gip. Si tratta di Giovanni Genchi e Nicholas Fallacara, entrambi classe ’99, e cl 99, Luca Martucci, classe ’95.
Le indagini portate avanti grazie all’acquisizione di testimonianze e immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza interna all’Istituto hanno permesso di documentare l’aggressione e capirne i motivi.
Tutto nasce da un litigio fra due studenti di scuola media, avvenuto per futili motivi la mattina di martedì 10 ottobre, fra uno di prima ed uno di seconda. La madre del ragazzo più piccolo, che aveva avuto la peggio, la mattina del giorno dopo, all’ingresso di scuola ha chiesto, senza avere alcuna risposta, spiegazioni dell’accaduto al secondo bambino, per questo si è rivolta al preside della scuola.
A distanza di qualche ora, anche la mamma del secondo bambino, probabilmente avvisata di quanto accaduto quella mattina poco prima, molto indispettita, ha fatto irruzione nell’ufficio di presidenza e ha inveito contro il funzionario presente, lamentando ad alta voce il rimprovero fatto al figlio poco prima e chiedendo insistentemente il nome della donna che lo aveva avvicinato perché “avrebbe fatto giustizia da sé”. Non avendo avuto risposta si è allontanata dalla scuola.
Dopo poco è arrivata l’irruzione a scuola dei tre, con a capo il 18enne, secondo figlio della donna appena andata via. Dopo aver strattonato e spinto una collaboratrice scolastica all’ingresso, hanno fatto irruzione nell’ufficio di presidenza e dopo aver aggredito verbalmente il dirigente per cercare di ottenere il nome della seconda mamma, lo hanno schiaffeggiato. Materialmente lo schiaffo è stato dato dal ragazzo, che seppur più giovane dei tre, “era il più agguerrito”, come riportano le testimonianze. E proprio quest’ultimo prima di andar ha minacciato i presenti di non denunciare l’accaduto ai carabinieri altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze.
Il lavoro dei militari ha consentito di individuare i tre aggressori, grazie sia all’impianto di video sorveglianza della scuola ma anche al fatto che i tre erano stati notati poco prima proprio da una pattuglia. Ora dovranno difendersi oltre che dalle accuse di lesioni personali aggravate riportate dal preside, anche dal reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.