Il secondo atto della demolizione è concluso. Il capannone C della Fibronit, l’ex “fabbrica della morte” a confine con via Caldarola, è stato polverizzato con la bonifica dalle particelle d’amianto e la rimozione di 5 mila tonnellate di macerie.
Il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dal direttore della ripartizione Ambiente Vincenzo Campanaro, rup dei lavori, ha verificato durante il sopralluogo lo smantellamento della struttura che segue l’abbattimento del capannone D. Il termine dei lavori è previsto per dicembre 2018.
“Si comincerà a smontare la tensostruttura – spiega nel video Decaro – finalmente riusciremo a guardare l’orizzonte. Successivamente la stessa tensostruttura sarà rimontata più avanti per poter demolire i capannoni del blocco E/F”.
Al momento sono ancora tre i blocchi di edifici che dovranno essere demoliti. “Qui, dove sorgeva la fabbrica della morte, sorgerà il parco della rinascita, per il quale abbiamo già affidato la progettazione e chiesto il finanziamento alla Regione Puglia – continua Decaro – Addirittura potremmo cominciare a realizzare il primo stralcio del parco prima della conclusione dei lavori per la bonifica definitiva. Oggi possiamo festeggiare un altro risultato, e insieme ai teli della struttura vanno giù anche le ultime questioni che erano sospese: nei giorni scorsi, infatti, è stata perfezionata la trascrizione della proprietà dell’area, definitivamente passata nella disponibilità del Comune di Bari secondo quanto previsto dall’accordo di programma sottoscritto nel 2016”.
Dopo i capannoni del blocco E/F toccherà ai silos dove si stoccava il cemento e l’amianto.