Con un drone subacqueo per rintracciare perdite di acqua. È l’attività straordinaria avviata da Acquedotto pugliese nel canale principale.
L’operazione è stata compiuta senza dover interrompere il flusso e quindi senza disagi per la popolazione, soprattutto in questo momento di perdurante siccità che sta ponendo a dura prova il sistema idrico potabile gestito da Aqp.
Due giorni di intenso lavoro hanno impegnato decine di lavoratori e personale tecnico altamente specializzato che, attraverso gli occhi elettronici di un Rov (Remoted Operated Vehicle), un sommergibile a comando remoto dotato di videocamera rotante a colori ad alta risoluzione e sistema sonar, hanno acquisito preziosi dati che permetteranno la pianificazione di interventi per il risanamento del Canale.
L’attività ha interessato un tratto del Canale Principale, l’arteria che per prima, oltre cento anni fa, ha portato in Puglia l’acqua delle sorgenti del Sele. L’eccezionale opera, sin dai primi anni dalla sua realizzazione, per le caratteristiche costruttive e le condizioni geotecniche dei terreni attraversati, ha presentato fenomeni di dissesto, anche molto gravi, si pensi ad esempio al terremoto del 1980, e necessitato a più riprese di interventi manutentivi.