Il senato accademico dell’Università di Bari ha discusso il punto sull’istituzione e l’organizzazione dei corsi per l’acquisizione dei 24 crediti formativi necessari per l’accesso al nuovo concorso Fit, acronimo di Formazione Iniziale e Tirocinio, il nuovo percorso per l’accesso all’insegnamento.
Il sindacato studentesco Link interviene sul tema: “Sono mesi che stiamo lavorando sulla questione: abbiamo atteso per settimane il decreto ministeriale pubblicato in agosto che regolamentava i settori scientifico-disciplinari delle materie dei 24 Cfu necessarie per accedere al Fit. Il decreto ministeriale parlava chiaro ma lasciava, in alcuni passaggi, delle libertà agli Atenei nella gestione amministrativa dei corsi: abbiamo per questo organizzato un’assemblea pubblica in ottobre, assieme a Flc Cgil Puglia e Adi Bari a cui hanno partecipato più di 200 persone, per fare pressione all’amministrazione dell’Università e far emergere tutte le richieste delle categorie che vi hanno preso parte”, spiega Piercarlo Melchiorre, coordinatore di Link Bari.
“Guardando ad esperienze negative vissute da altri atenei come in quello di Padova – dove i corsi sono a numero chiuso, o in altri dove si discute se istituire i pacchetti dei Cfu a pagamento per tutti, assieme all’ Flc e all’Adi Bari abbiamo stilato un documento in cui abbiamo chiesto la gratuità per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bari, per i dottorandi, per gli iscritti alle scuole di specializzazione, la gratuità del semestre aggiuntivo per gli studenti iscritti, il riconoscimento dei Cfu già acquisiti dei settori disciplinari in questione, e che per i lavoratori e i già laureati il calcolo dei costi dei corsi fosse su criteri di reddito”, aggiunge Alessio Bottalico, senatore accademico di Link Bari.
“In Senato abbiamo raggiunto un grandissimo risultato: è stata una battaglia lunga, ma che ha svincolato la scelta della professione da criteri meritocratici e da parametri economici che avrebbero potuto escludere
una grande fascia di studenti e non dall’accesso ai corsi”, conclude Piercarlo Melchiorre.