I carabinieri del comando provinciale di Bari alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e due ai domiciliari), emesse dal gip di Trani, nei confronti di persone ritenute responsabili di detenzione e occultamento di armi e congegni esplosivi utilizzati per compiere assalti armati ai bancomat.
Le misure cautelari scaturiscono da un’indagine avviata nel maggio 2017 dalla compagnia di Andria, a seguito della preoccupante impennata dell’incidenza dei furti aggravati ai danni degli degli sportelli automatici degli istituti di credito, con esplosivi, di fattura artigianale, realizzati in serie, denominati nel lessico criminale marmotte.
L’inchiesta, sostenuta da attività tecniche e dinamiche, ha messo in luce l’esistenza di un gruppo criminale strutturato e specializzato nel fornire alle squadre di malavitosi che, di volta in volta, perpetravano gli assalti, con una piattaforma logistica protetta all’interno delle caverne dell’alta Murgia, dove nascondevano armi ed esplosivi.
L’attività investigativa ha tra l’altro individuato in Vincenzo Bisceglie detto “Marcddin”, noto pregiudicato, a capo della banda. Nel corso dell’indagine sono state sequestrate quattro marmotte, contenenti ciascuna quasi mezzo chilo di polvere pirica innescata con miccia, alcune radio ricetrasmittenti e diverso materiale utilizzato per il travisamento.
Sono in corso ulteriori indagini per stabilire se il gruppo abbia confezionato o nascosti gli esplosivi utilizzati nei più recenti assalti armati ai bancomat.