Appuntamento con la storia, sabato 18 e domenica 19 novembre, con la rievocazione medievale “Carbonara nel ‘300”, un fantastico viaggio nel passato tra cavalieri, musici, giocolieri e falconieri. Nella due giorni il quartiere potrà riabbracciare la sua storia, le sue tradizioni, usi e costumi. “Carbonara nel ‘300” rievocherà, infatti, la distruzione del piccolo casale di Carbonara avvenuta nel 1349 per mano degli ungari, determinati a vendicare l’assassinio di Andrea I d’Angiò voluto da Giovanna I di Napoli.
La manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Progetto Carbonara con il patrocinio di Comune di Bari, Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari e Municipio IV, è stata presentata stamattina a Palazzo di Città dall’assessore alle Culture Silvio Maselli, dal presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva, dalla presidente di Progetto Carbonara Marianna Mastrodomenico, da Raffaele De Rosa, studioso della storia di Carbonara, e da Luca Amoruso della compagnia teatrale Tiberio Fiorilli.
“Sabato e domenica, nel centro storico di Carbonara, sarà ricreata l’atmosfera del 1300 – ha detto Marianna Mastrodomenico -: ci saranno accampamenti militari, orti medievali e antichi mestieri. Il grande spettacolo d’armi ispirato al combattimento del 1349 tra ungheresi e baresi sarà il cuore della manifestazione, e andrà in scena sia sabato 18 novembre siadomenica 19, sempre alle 21.30. Si potranno anche degustare piatti tipici medievali preparati secondo antiche ricette dai commercianti locali. Saranno allestite anche un’area ludica medievale per i più piccoli e la mostra di macchine di tortura nell’ipogeo dei resti del castello. Tre le novità di questa edizione ci sono una mostra di icone religiose ad olio su legno realizzate da Giuseppe Potenzieri, degli spettacoli di falconeria a cura di Bergamotti Falconeria e uno spettacolo teatrale scritto e diretto da un giovane regista carbonarese, Fabio Allegrini, interpretato dalla compagnia teatrale Tiberio Fiorilli”.
“L’amministrazione comunale – ha dichiarato Silvio Maselli – ringrazia l’associazione Progetto Carbonara che ha realizzato questa iniziativa con passione e grande inventiva lavorando in maniera filologica al recupero della memoria storica, in un meccanismo di trasmissione del sapere e della storia del proprio territorio. Una città che progetta il proprio futuro non deve dimenticare mai da dove proviene. Invito tutti i cittadini a partecipare a questo evento, che consentirà a tutti noi di conoscere particolari sconosciuti della storia dell’intera città: una storia che non è certo iniziata con la posa della prima pietra da parte di Gioacchino Murat nella città nuova nel 1813, ma molto molto tempo prima”.
“Questi ragazzi rappresentano ciò che di meglio esprime il nostro territorio – ha proseguito Nicola Acquaviva -. Il nostro impegno e compito delle istituzioni è quello di sostenere e accompagnare le realtà locali che vogliono impegnarsi a custodire la memoria storica della città e a tramandarla anche attraverso momenti collettivi e condivisi, come questa bellissima rievocazione”.
Ad anticipare la due giorni della manifestazione, il 16 novembre, nella chiesa Sant’Agostino a Carbonara, si terrà il convegno “Carbonara e il suo territorio in età angioina. Economia, istituzioni e società”, organizzato in collaborazione con il Centro Studi Normanno-Svevi. Relatori il professore Pasquale Cordasco e Raffaele De Rosa. Nell’occasione verrà presentato il libro “Radici e Germogli” di Raffaele De Rosa, frutto dei suoi studi sulla storia di Carbonara.
Informazioni su: www.carbonaranel300.it