Mola di Bari era il fulcro operativo di un’organizzazione criminale internazionale che è stata smantellata all’alba dai militari del Gico – nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. In quasi tre anni di indagini sono stati intercettate 2,6 tonnellate di hashish. Posti sotto sequestro beni del valore complessivo di oltre 5 milioni di euro: due aziende, un motoscafo d’altura, 620 mila euro di denaro contante.
Con 21 provvedimenti cautelari personali – 11 custodie cautelari, 10 detenzioni domiciliari – emessi dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica. Sono in corso le procedure per l’esecuzione di quattro mandati di arresto europei nei confronti di due spagnoli e due italiani attualmente su territorio iberico.
“Le intercettazioni telefoniche erano continuamente ostacolate da una rete fitta e linguaggio criptico. Le schede sim venivano bruciate e si perdevano le traccie”, spiega nel video il generale Nicola Altiero.
L’organizzazione criminale estremamente ramificata composta da cittadini italiani e spagnoli, faceva giungere in Italia, attraverso Portogallo, Spagna e Francia, tonnellate di hashish provenienti dal Marocco. Poi via terra attraversava Lombardia, Veneto, Marche, Lazio fino in Puglia dove la droga veniva venduta nelle piazze di spaccio.