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“Stato di abbandono”: a Bari l’autista di Falcone, unico superstite della strage

Pubblicato da: redazione | Mar, 7 Novembre 2017 - 21:00
Giuseppe Costanza

Venerdì 17 novembre, alle 17 e 30, nella sala consiliare della Città metropolitana, l’associazione culturale Echo Events, diretta da Donato Sasso, con l’agenzia “I viaggi di Salomone”, proporrà la presentazione del libro “Stato di abbandono” di Riccardo Tessarini, alla presenza di Giuseppe Costanza, autista e uomo di fiducia del giudice Falcone, unico superstite della tragica strage di Capaci, del direttore del Master in giornalismo Lino Patruno e di Mauro pulpito che modererà l’evento.

“Ho scritto questo libro – ha commentato l’autore – a seguito dell’ascolto del racconto di Costanza cinque anni fa, durante un’intervista radiofonica. Non sapevo che ci fossero dei sopravvissuti dalla strage di Capaci. Ho fatto una ricerca sul suo conto e mi sono accorto che nessuno avesse raccontato in maniera integrale la sua storia. Mi sono appassionato, chiedendomi sempre il perché, al punto di narrare il racconto della sua vita”.

Questo lavoro editoriale scorrevole e di piacevole lettura, edito dalla bolognese Minerva Edizioni, narra la storia di Giuseppe Costanza, utilizzando la prima persona ed è il frutto di molte interviste fatte a lui, che è stato anche insignito della Medaglia d’oro al valore civile. Nel libro, che ha la funzione di diario storico, l’autista del giudice Falcone si racconta dall’infanzia fino ai giorni nostri. Tra le varie vicissitudini, singolare è la sua lotta per il riconoscimento di alcuni diritti fino ad allora inesistenti per il personale civile della Pubblica Amministrazione, che appartengono oggi alla legge 407 del 2008.

“Lo scopo di questo libro è coltivare la memoria e soprattutto informare i ragazzi ed è appunto dedicato ai più giovani. Molti di loro che hanno oggi venti o venticinque anni non erano neanche nati e non conoscono bene quel periodo e ancora meno le storie drammatiche dei sopravvissuti che incredibilmente vengono abbandonati a se stessi”.

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