“Lei probabilmente ha avuto la fortuna di poter scegliere se raccontare oppure no la storia dell’orco nero che viene a prendere i bambini che non dormono. Noi viviamo nel terrore che l’orco nero soffi dalle sue ciminiere e venga a prendere i nostri bambini, anche se stanno già dormendo”. Lo scrive il Comitato dei “Genitori Tarantini” in una lettera aperta al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda in cui evidenziano l’emergenza sanitaria e ambientale a Taranto e parlano del rapporto problematico tra la città la grande industria.
“Si è mai chiesto – aggiungono rivolgendosi al ministro – quanto costa, in realtà, un chilo di acciaio in termini di distruzione? Quanto costa in vite umane? Quanto in malattie e spese sanitarie? Quanto in tumori in ogni parte del corpo, senza distinzione di sesso e età? Quanto in gravi patologie cardiovascolari? Quanto in quelle respiratorie?”.