Si chiama Michael, ha 26 anni viene dalla Nigeria e vive a Bari da otto mesi con regolare permesso di soggiorno. Tre volte alla settimana si offre volontario per pulire gli ambienti esterni della chiesa San Domenico, nel quartiere Libertà, a poca distanza da piazza Garibaldi, in cambio di qualche spicciolo lasciato dai residenti.
“Spero di trovare un lavoro dignitoso – dice Michael – ma per il momento voglio rendermi utile e provo a guadagnare qualche euro per sopravvivere”. E’ la storia di uno dei tanti migranti africani che con scopa e paletta cercano di integrarsi nella società solidale anche se non parlano italiano e affrontano quotidianamente pesanti difficoltà economiche.