Proseguono regolarmente i lavori all’interno del cantiere Fibronit per il progetto di bonifica definitiva dell’area. Negli ultimi due mesi è stata completata la struttura di confinamento che ha inglobato per intero il capannone C (quello posto al confine con via Caldarola, da cui era separato con una barriera new jersey), la portineria e gli uffici per procedere con la cosiddetta prova fumi, prevista per legge al fine di accertare la regolarità del confinamento, sia statico che dinamico (con estrattori e filtri assoluti in funzione). Subito dopo sono state avviate le operazioni di demolizione degli edifici.
Attualmente all’interno della struttura di confinamento sono presenti le macerie da demolizione che progressivamente vengono trasferite nell’area tecnica, dove sono sottoposte al trattamento di pezzatura per poi essere impastate con cemento e acqua per confezionare un calcestruzzo che viene deposto, sempre in condizioni controllate e per strati, nella parte nord del sito.
“Sono passati due mesi dall’ultima visita sul cantiere della bonifica della Fibronit che ci ha permesso di vedere l’area, un tempo occupata dal primo capannone e dal torrino, completamente libera – dichiara il sindaco Antonio Decaro -. Quasi un appuntamento fisso fino al traguardo finale: ogni due mesi facciamo un passo in avanti, un capannone alla volta stiamo assistendo allo sgretolarsi di muri e storie che per troppo tempo hanno parlato di morte in questa città. Torneremo sul sito quando le macerie saranno state portate via e bonificate, in modo da liberare l’area dalla tensostruttura e guardare insieme via Caldarola libera”.